Si aggrava la siccità al Centro-Sud
Continuano a mancare le piogge su gran parte del Centro-Sud e si aggrava la situazione di siccità. Al settentrione invece e parte della Toscana settentrionale i terreni rimangono ancora ben umidi per le piogge abbondanti ed insistenti dalla primavera a questo inizio estivo.
Come si può osservare qui sotto tenendo conto degli ultimi 12 mesi si parla di siccità estrema non più solo in Sicilia, ma anche in Basilicata, Puglia e parte della Sardegna. Per il Sud si salva solo la Campania che in qualche occasione ha raccolto qualcosa grazie alle correnti occidentali.
Mappa a cura dell’Osservatorio Siccità CNR IBE
Andando qui a vedere la situazione degli invasi ci fa capire bene quanta poca acqua sia scesa nelle regioni prima citate. Nella regione siciliana mediamente gli invasi sono pieni al 10%, va dietro col 22% la Puglia.
Purtroppo di questo passo il razionamento idrico potrebbe cominciare a risalire dal meridione anche alle vicine regioni centrali secondo ANBI con diversi problemi per l’agricoltura locale se non migliorerà la situazione nel prossimo mese.
Oltre alla poca piogga il problema rimane anche il caldo anomalo.
Altri dettagli sulla siccità
Situazione invece è ben opposta al settentrione. Rispetto al periodo 1991-2020, il fiume Po ha fatto registrare alla sezione di chiusura di Pontelagoscuro nuovi valori massimi di portata media mensile nei mesi di marzo e giugno (3.174 e 2.926 m3/s rispettivamente) e valori prossimi ai massimi nei mesi di aprile e maggio. Situazione quella del Po diametralmente opposta a quella che si riscontrava esattamente due anni fa quando il 24 luglio del 2022 il fiume Po, sempre a Pontelagoscuro, registrava la più bassa portata media giornaliera di sempre pari a 114 m3/s.
Acqua ben presente nei Grandi laghi che risultano superiori ai rispettivi volumi giornalieri medi di riferimento (periodo 2003-2023). Le percentuali di riempimento calcolate rispetto al volume massimo di regolazione ordinaria risultano essere 97% per il Lago Maggiore, 70% per il Lago di Como, 96% per il Lago d’Iseo, 49% per il Lago d’Idro, 85% per il Lago di Garda.
La neve però abbondante sui monti sta cominciando a esaurirsi rapidamente con le temperature anomale di questi ultimi giorni. Valori termici così elevati comportanto un elevato stress per la vegetazione e gli ecosistemi e quindi anche un rapido esaurimento delle scorte idriche.
Monitoremo come sempre la situazione, con questo aggiornamento volto a non perdere l’attenzione sull’acqua che è l’elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Un bene prezioso messo sempre più a rischio dai cambiamenti climatici.
Per ora comunque le proiezioni non sono positive con un anticiclone ben strutturato soprattutto sulle aree centro-meridionali.
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Foto del Po da Cremona di Pasquale Bello