L’Epifania, l’Anticiclone lo porta via
L’Epifania, l’Anticiclone se lo porta via. Da questo weekend proverà a tornare più attivo il flusso atlantico mantenendo un tempo più dinamico e con temperature che si avvicineranno alle medie del periodo. Tra Domenica e Lunedì avremo l’ingresso della prima perturbazione del 2023.
Questa riporterà finalmente le piogge su gran parte d’Italia (escluso il Piemonte e alcune zone Adriatiche), la neve sui monti specie sulle Alpi e infine ripulirà l’aria grazie all’attivazione di tese correnti prima occidentali e poi settentrionali.
La siccità rimane comunque osservata speciale verso il Nord Italia dove nel 2022 è caduta anche meno della metà della pioggia annuale. A questo va ad aggiungersi un periodo delle festività eccezionalmente mite e ancora privo di fenomeni.
Andiamo però a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.
Il tempo fino al 9 Gennaio
Domenica la depressione transiterà principalmente al Centro-Nord. Le piogge al mattino interesseranno soprattutto il Nord-ovest e la Toscana nord-occidentale, grossetano ma in maniera isolata anche le restanti aree tirreniche.
Nella seconda parte della giornata i fenomeni si estenderanno al Nord-est in particolare sul Triveneto, sulla Lombardia e insisteranno sul medio-alto Tirreno. Gli accumuli pluviometrici maggiori saranno soprattuto tra Liguria centro-orientale e vicina Toscana dove sui rilievi maggiormente esposti ai venti meridionali si potrebbe superare facilmente i 100mm nelle 24 ore senza escludere locali criticità.
Tra la sera-notte saranno possibili temporali localmente intensi sull’alto Tirreno. Avremo la formazione di multicelle ed associati nubifragi, raffiche di vento e grandine di piccola taglia. Per lo più soleggiato sul medio-basso Adriatico e lo Ionio.
Tornerà la neve a tratti anche moderata sulle Alpi tra 1000-1200m. I venti saranno forti da sud/sud-ovest sul mar Ligure, alto Adriatico, aree appenniniche, Sardegna. Temperature ancora miti e superiori ai 15°C al Centro-Sud e nella bassa Romagna. Difficilmente superiori ai 10°C al Nord.
Lunedì il fronte perturbato raggiungerà anche il meridione, facendo entrare dietro di se aria fredda specie in quota. Al mattino avremo ancora piogge sparse al Nord-est e Tirreniche con fenomeni più intensi tra Lazio, Friuli e Campania. Nella seconda parte della giornata avremo residua variabilità al Nord-est e medio tirreno con forti temporali tra Calabria, Sicilia settentrionale e Salento. Schiarite altrove sull’alto Tirreno e al Nord-ovest.
Neve sulle Alpi ancora attorno i 1000m, ma a quote inferiori sui settori di confine tra Val d’Aosta e vicino Piemonte. Accumuli complessivi fino a 40cm di manto fresco sopra i 1400-1500m.
Tornerà a fioccare anche sull’Appennino in calo di quota fin 1200m su settori centro-settentrionali e sui 1400m per quelli meridionali entro sera.
Temperature per lo più stazionarie. Venti forti da ovest sul Tirreno con punte superiori a 80km/h e mareggiate sulle coste interessate.
Martedì residua variabilità al Sud tra rovesci e temporali localizzati, ma qualche fenomeno potrà interessare in mattinata l’Abruzzo e il Molise con nevicate fino a 800-1000m. Sole prevalente altrove con degli addensamenti sulle Alpi di confine.
Temperature in calo con massime attorno 10°C al Nord e gelate mattutine in Piemonte, tra 10/14°C al Centro e tra 12/15°C al Sud. Venti molto forti da nord/nord-ovest sul medio-basso Adriatico e al meridione con punte superiori ai 100km/h sui rilievi mentre in calo altrove. Ancora mari generalmente molto mossi.
Tendenza meteo sulla 2° settimana di Gennaio
L’alta pressione proverà a cucire lo strappo Mercoledì estendendosi su tutta la penisola, ma pare possibile l’ingresso di una nuova perturbazione Giovedì tra il Nord-est e il Centro-Sud.
Le temperature si manterranno attorno la media del periodo o poco sopra, ma almeno avremo una maggior dinamicità che potrebbe durare anche a seguire. Su questa parte torneremo con nuovi aggiornamenti.