La Befana porta piogge e neve sulle Alpi

Proprio con la Befana si andrà a formare un’ampia saccatura atlantica posizionata sull’Europa centro-settentrionale che riporterà delle piogge anche sul nostro paese tra il Nord e parte dei settori tirrenici principalmente e inoltre tornerà la neve sulle Alpi.

Anomalie dei geopotenziali tra il 6-13 gennaio – fonte Ecmwf

Tale saccatura ben strutturata porterà con se comunque tese correnti meridionali che determineranno un generalmente aumento delle temperature soprattutto al Centro-Sud. Infatti i valori termici torneranno sopra le medie del periodo in questa fase al contrario del grande gelo narrato dai soliti siti di disinformazione.

L’aria fredda invece sarà ben oltre le Alpi a latitudini settentrionali, tuttavia forse dopo il 10 gennaio potrebbe tornare a interessarci l’aria Artica. Per conferme in merito bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Intanto vediamo le previsioni per queste ultime festività.

Anomalie medie delle temperature al suolo tra il 6-13 gennaio – fonte Ecmwf

Il tempo per i prossimi 3 giorni

Domenica un’alta pressione abbastanza mobile lascerà il fianco scoperto da ovest ad infiltrazioni più umide. Al mattino avremo deboli piogge tra Liguria orientale e Toscana nord-occidentale, ma anche isolati fenomeni in Calabria. Molte nubi al Centro-Nord (anche nebbie in Pianura Padana).

Nel pomeriggio-sera sempre deboli precipitazioni bagneranno la Liguria, alta Toscana, Lombardia nord-occidentale, Piemonte orientale, Veneto centrale e il Friuli Venezia Giulia. Tempo che sarà lo più soleggiato al sud. Venti in rinforzo meridionale sul Tirreno e anche sui rilievi appenninici.

Fiocchi sulle Alpi lombarde sui 1400m.

Deboli gelate nelle aree interne del Centro-Nord. Temperature massime comprese tra 5/12°C al Nord, 10/15°C al Centro e 13/18°C per il Sud

Epifania con piogge deboli-moderate al Nord-ovest (pochi fenomeni sul Piemonte occidentale), Lombardia e alto Triveneto, ma anche Toscana nord-occidentale. Verso sera i fenomeni andranno ad intensificarsi sul mar Ligure per l’ingresso del fronte perturbato, qualche debole piovasco sul Lazio. Precipitazioni che insisteranno anche nelle altre aree prima citate nel resto della giornata.

Altrove nuvolosità in aumento. Venti tesi meridionali lungo le aree costiere, sulle regioni tirreniche e sulle Alpi.

Nevicate che saranno tra 600-800m sulle Alpi piemontesi, in graduale aumento nei settori meridionali, fiocchi sui 1300-1500m in Lombardia qualcosa meno nei settori occidentali e a quota simile per le Alpi orientali.

Temperature massime stazionarie, in lieve rialzo al Centro-Sud.

Accumuli pluviometrici per lunedì – fonte Consorzio Lamma

Martedì la saccatura scivolerà verso il meridione. Le piogge anche a carattere temporalesco bagneranno soprattutto i settori tirrenici e la Puglia meridionale. A inizio giornata precipitazioni anche tra Lombardia, Emilia, Liguria centro-orientale e Triveneto. Fenomeni che in gran parte si saranno già esauriti al Centro-Nord, ad esclusione delle aree alpine orientali, con anche graduali schiarite da ovest.

Quota neve sulle Alpi compresa per lo più tra 1100-1400m.

Ventilazione sostenuta dai quadranti meridionali lungo i nostri mari, in rotazione da ovest sul tirreno.

Temperature per lo più stazionarie e possibili deboli gelate sulla Padana occidentale.

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Federico Baggiani

Mi occupo di divulgazione scientifica nel campo della meteorologia, con attenzione particolare per temporali e fenomeni estremi. Gestisco i canali social di Tornado in Italia, Meteo in Italia e Meteopisano.

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