Emergenza siccità sul Mediterraneo

E’ emergenza siccità sul Mediterraneo ancora una volta. Siamo solo a metà inverno e diverse zone stanno attuando importanti restrizioni per preservare la risorsa idrica. Ricordiamo che nonostante l’acqua ricopra quasi il 70 per cento del nostro pianeta, l’acqua dolce rappresenta solamente il 2.5%.

Un bene prezioso di cui dobbiamo prendercene cura con tutte le misure possibili anti spreco e di recupero possibile.

L’anticiclone anomalo ormai va avanti non solo da questa stagione ma da diverso tempo. Come ben sappiamo anche queste lunghe fase siccitose rientrano nei cambiamenti climatici, di cui gli effetti più sensibili si hanno proprio nel Mediterraneo.

La situazione più grave la troviamo al Sud Italia soprattutto tra le isole maggiori, ma anche sulla costa orientale spagnola, in particolare in Catalogna e nel nord Africa. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa sta accadendo da queste parti ed in aggiunta vi parleremo dei gravi incendi nel Cile.

Situazione della siccità ai primi 10 giorni di gennaio – fonte Copernicus

Siccità in Spagna

E’ attivo uno stato di emergenza siccità tra Barcellona e circa 200 comuni in Catalogna. Addirittura qua dal novembre 2022 va avanti questa carenza idrica che ha comportato circa 6milioni di persone al razionamento.

La decisione è stata annunciata dal governatore catalano Pere Aragonès ed è dovuta al calo complessivo delle riserve del sistema Ter-Llobregat, che si trova al di sotto del 16 per cento della capacità.

Un mix tra alte temperature e assenza di perturbazioni sta portando sempre più spesso queste situazioni. Ricordiamo che in Spagna negli ultimi 3 mesi si è registrata la massima record mensile.

Le restrizioni per la carenza d’acqua stanno toccando le famiglie, gli agricoltori, le attività industriali e ricreative, con il divieto di lavare l’auto e di riempire le piscine.

Gli invasi ora sono visibilmente ridimensionati, fermi al 18% da queste parti. I funzionari catalani stanno prendendo in considerazione la possibilità di portare l’acqua a Barcellona via nave.

Il declino del serbato idrico Pantà de la Baells dal 2021 al 2024 – fonte Copernicus

Gravi incendi in Cile

Andiamo un attimo fuori dal Mediterraneo, per parlare della grave situazione di incendi in Cile. Molti di questi sono di origine dolosa, con l’aiuto delle temperature eccezionalmente elevate e la grande assenza di piogge che ha colpito anche qui.

Le aree più colpite della nazione sono nei settori centro-meridionali, in particolare nella Valparaíso dove sono attivi 5 grossi focolai. Si segnalano oltre 15000 abitazioni distrutte dalle fiamme e almeno 100vittime, ma il bilancio potrebbe aggravarsi di ora in ora.

Le fiamme dalle aree boschive si sono rapidamente mosse verso le città, come accaduto a Viña del Mar.

Il presidente ha proclamato due giorni di lutto nazionale. Sul posto è stato chiamato ad intervenire anche l’esercito.

La situazione siccità in Italia?

Andando verso il Sud Italia si trova il maggiore stress idrico legato dalla combinazione tra alte temperature e minori precipitazioni. Una situazione che va avanti ormai da metà del 2023 e si repercuote negli effetti fino a questi giorni. Gran parte di questi territori è sotto siccità severa estrena come mostra l’osservatorio della siccità.

% di territori sotto siccità estrema – fonte Drought Central via CNR

Nella seconda settimana di gennaio, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha vietato l’uso irriguo dell’acqua. In Sicilia sono già diversi comuni (circa 40) con un razionamento idrico. Poca acqua anche nelle dighe lucane e negli invasi del tavoliere.

C’è preoccupazione in tutto questo con l’agricoltura con già diverse coltivazione provati come gli aranci e il frumento che stanno subendo un drastico calo della produzione.

Andando nel resto del nostro paese, il Po risulta in salute attualmente, tranne nel tratto piemontese sotto la media. Nel Piemonte troviamo parte del cuneese in particolare deficit idricio. In sofferenza il bacino del Tevere e il lago di Trasimeno.

La vista da satellite della Sicilia il 2 gennaio 2023 e il 2 gennaio 2024 a confronto – fonte Copernicus

Nella settimana corrente avremo ancora temperature davvero elevate e sopra la media del periodo su gran parte d’Europa, l’aria fredda comincerà a riprendersi parte dell’europa più settentrionale. Tuttavia tornerà a farsi vedere le perturbazioni atlantiche soprattutto dal 9-10 febbraio verso il nostro paese.

Le piogge torneranno estese e a tratti intense. Probabilmente riprenderà anche a nevicare sulle Alpi fino a quote medie. Tuttavia non può bastare una singola depressione a risolvere una siccità che avanti da molti mesi, serve che le precipitazioni insistano da qui fino almeno a metà della primavera, sperando anche nel rientro di diversi centrimetri di neve sulle nostre montagne (importanti riserve idriche ad ora in grave e deficit).

In questo ci giochiamo anche il futuro per l’estate. Presto torneremo a parlarne anche con le previsioni al dettaglio per i prossimi giorni.

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Anomalie termiche al suolo tra il 5-12 febbraio 2024 – fonte Ecmwf

Federico Baggiani

Mi occupo di divulgazione scientifica nel campo della meteorologia, con attenzione particolare per temporali e fenomeni estremi. Gestisco i canali social di Tornado in Italia, Meteo in Italia e Meteopisano.

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