Continua l’allerta in Emilia-Romagna
Continua l’allerta meteo in Emilia-Romagna centro-orientale fino a tutta la giornata di domani. Nonostante la fine delle piogge quello che preoccupa sono i numerosi fiumi con piene prossime ai massimi storici sui settori centro-orientali della regione. Come possiamo osservare qui nel bollettino della protezione civile locale è prevista allerta rossa sulla pianura e collina bolognese (D1 e C2), sulla bassa collina e pianura romagnola fino alla costa (B1 e B2). In poche parole rimangono attenzionati i corsi idrici da Modena fino al litorale della Romagna per le prossime 36 ore.
Leggiamo assieme il comunicato
Per mercoledì 3, si prevedono livelli idrometrici superiori alle soglie 3 e prossimi ai massimi storici nei tratti vallivi di Idice, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone e Montone. Nei tratti vallivi di Secchia, Panaro, Reno, Samoggia e Quaderna siprevedono livelli idrometrici superiori alle soglie 2.
Per giovedì 4 maggio si prevede l’esaurimento delle piene nei tratti montani e il progressivo rientro al di sotto delle soglie 3 dei livelli idrometrici nei tratti vallivi dei corsi d’acqua interessati dalle piene. Il codice rosso è riferito alle numerose criticità idrauliche e danni in atto nella pianura centro-orientale. Nelle zone montane/collinari centro-orientali sono possibili localizzati fenomeni franosi su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il codice arancione nelle zone montane e collinari centro-orientali è riferito alle numerose criticità idrogeologiche e danni in atto.
Un aggiornamento sulle criticità in atto e un primo bilancio sull’evento
Nella pianura tra Bologna e Ravenna le maggior criticità data dagli affluenti del Reno che hanno rotto gli argini in diversi punti.
Le aree più critiche risultano a Faenza dove è uscito il Lamone e diverse abitazioni sono finite sott’acqua fino al primo piano con tantissimi danni. Purtroppo il bilancio delle vittime sale a due: il primo a Fontanelice(BO) dove una casa è rimasta travolta da una frana e il secondo invece un uomo travolto dalle acque del Senio a Castel Bolognese (RA).
Rottura della Quaderna prima dell’abitato di Selva Malvezzi.
Inoltre formazione di un fontanazzo sull’argine del Santerno a Sant’Agata sta portando all’evacuazione di nuovi cittadini anche da queste parti.
Al momento gli evacuati risultano sul territorio prossime alle 500 unità. Molti treni cancellati e strade chiuse per le piene, ma anche frane diverse zone collinari.
Rimangono dli appelli delle autorità di non accedere e sostare negli argini dei fiumi viste le piene importanti che possono portare ancora molti pericoli ed intralciare anche il lavoro dei soccorritori.
Quello che ha vissuto questa regione in termini di piogge insistenti è stato davvero rilevante per il periodo. Dal pomeriggio del 1°Maggio sono caduti quasi 100mm nelle basse pianure sud-orientali e fino a 150-250mm sui primi rilievi.
In alcune zone si tratta di accumuli totali che dovevano arrivare nell’intera Primavera e con la siccità estrema precedente probabilmente hanno causato questi effetti. Un terreno asciutto è meno permeabile a piogge così intense e questo ha fatto prendere vigore rapidamente ai corsi fluviali. Va inoltre anche considerata davvero la vasta area interessata da piogge così persistenti. Da alcune stazioni meteo sono stati battuti i record giornalieri di piogge in 24 ore per Maggio.
Continuano così tra periodi in cui non cade una goccia dal cielo per tanto tempo e altri invece in cui quest’acqua viene tutta assieme con gli interessi. Occorre quindi cercare di adattarsi al clima che è cambiato.
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