Cacciare una squall line
Tra i temporali, quelli che offrono maggiori spunti dal punto di vista fotografico sono sicuramente le squall line e le supercelle. Le prime per la presenza della shelf cloud lungo il loro fronte avanzante, e le seconde per tutte le nubi accessorie associate al mesociclone.
Per quanto riguarda invece i sistemi temporaleschi scarsamente organizzati o stazionari, come possono essere temporali di calore, cluster di multicelle o i sistemi convettivi a mesoscala, questi non offrono molte possibilità fotografiche, in quanto in genere non presentano particolari formazioni nuvolose. Possono essere però molto interessanti nelle ore serali e notturne per fotografare i fulmini.
Adesso però parliamo delle squall line.
Qual è la posizione migliore per osservare un temporale lineare?
Vediamo 4 diverse posizioni rispetto al temporale, rappresentato qui con la sua scansione radar.
Punto A
La posizione migliore, che segniamo come punto A, è sicuramente davanti alla parte avanzante della linea. Da qui è possibile ammirare la shelf cloud, quasi sempre presente in questi sistemi convettivi. Da questo punto, se si vuole continuare a osservare la shelf cloud nella sua evoluzione, è importante avere opzione di strade che si dirigono nella parte opposta al temporale, quindi di solito verso Est, in modo da rimanere sempre davanti alle celle e fuori dalle precipitazioni.
Punto B
Dalla posizione B invece si può osservare la shelf cloud di taglio, che in questo caso assume la caratteristica forma a “cuneo”. Attenzione, perché da questa posizione, se volete portarvi davanti alla shelf cloud, dovete affrettarvi a muovervi perché oltre ad andare a Est dovrete spostarvi anche a Nord, così da non rimanere sempre laterali rispetto al temporale.
Punto C
Dalla posizione C poi potete osservare la whale’s mouth, cioè la parte posteriore e inferiore della shelf cloud. Occhio perché qua i rovesci sono molto vicini, per cui se non avete una strada a veloce scorrimento che va verso Est vi conviene cercare un punto in cui ripararvi quando il temporale vi investirà.
Punto D
Infine dalla posizione D, dietro la linea temporalesca, potete vedere le torri degli updraft delle celle in allontanamento, e in qualche caso anche le mammatus sotto l’incudine sopravvento.
Quali sono i rischi da evitare quando abbiamo a che fare con una squall line?
I temporali lineari possono generare venti di outflow molto forti lungo il loro fronte avanzante, in caso di collasso delle celle anche superiori ai 100-150 km/h, con un fenomeno chiamato downburst. Il downburst è provocato appunto dal collasso di un temporale, in cui viene a mancare la corrente di updraft.
In questa situazione viene riversata di colpo una grande quantità di precipitazioni, che impattando con il suolo genera fortissimi venti lineari, in grado di provocare seri danni ad alberi e costruzioni.
Inoltre nei rovesci è possibile la presenza di grandine che a seconda dell’intensità del temporale può raggiungere dimensioni anche superiori a 5 cm di diametro. Per cui il consiglio è quello di mantenere sempre un margine di sicurezza di almeno 5 km dal temporale, per non essere sorpresi dai rovesci. Non indugiare troppo quando ci si ferma per scattare delle foto è importante, a meno che non si sia già individuato un punto in cui ripararsi se si intende farsi superare dal temporale.
Un altro motivo per non rimanere troppo vicini al fronte della squall line è il fatto che in quella zona è più probabile che cadano i fulmini nube-suolo. Se vi trovate nell’area di impatto dei fulmini, rimanete in macchina con i finestrini chiusi, è il luogo più sicuro in quanto la struttura dell’automobile fa da isolante.
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