Allerta arancione sullo Stromboli
Nella giornata di ieri la Protezione Civile ha emesso il passaggio ad allerta arancione sullo Stromboli e l’attivazione della fase operativa di preallarme.
Tale decisione è stata intrapresa in base alle valutazioni emerse con i centri di competenza che sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia,il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.
L’aumento del livello di allerta determina un potenziamento del monitoraggio del vulcano e assieme alla comunità scientifica un maggior aggiornamento verso la popolazione locale. Questo per garantire l’adozione di misure di prevenzione fondamentali per i cittadini.
Persiste una situazione di disequlibrio del vulcano e quindi è fondamentale rimanere aggiornati. Vediamo però di capire cosa è successo ieri.
Eruzione Stromboli 4 Dicembre e maremoto
L’evento del 4 dicembre ha visto un’intensa eruzione del vulcano nel pomeriggio che ha sviluppato un consistente impatto del flusso piroclastico verso il mare. Questo ha generato un maremoto per cui il dipartimento di PC ha subito diramato un’allerta e le sirene si sono attivate a Stromboli. I sensori posizionati molto vicini alla Sciara del Fuoco hanno mostrato un’anomalia di livello marino di circa 1,5m.
Per fortuna queste onde non hanno causato danni ne all’isola di Stromboli ne alle altre vicine cioè le Eolie. Tra i media si è arrivati addirittura ad allertare gli abitanti sulla coste calabresi erroneamente in quanto non si è spinto oltre queste isole.
Un evento simile seppur di minor intensità si è registrato il 9 Ottobre 2022. Il rialzo del mare misurato fu di soli 5cm.
Imponente anche la formazione della nube di cenere e lapilli tanto è che sono stati immortalati anche dei fulmini che si generano tramite lo sfregamento di queste particelle. Sempre a inizio giornata era stata registrata una scossa di 4.6M nell’area eoliana.