Una stagione degli uragani 2024 attiva e un Oceano caldo
E’ stata una stagione degli uragani 2024 attiva secondo le previsioni della NOAA e anche con eventi rilevanti grazie ad un Oceano caldo.
La stagione dei questi fenomeni finisce il 30 novembre, ed ha mostrato un’attività sopra la media con un incremento dopo il periodo tipicamente favorevole allo sviluppo dei cicloni tropicali.
Lungo l’atlantico sono state registrate 18 tempeste nominate quest’anno, 11 di queste erano uragani di cui 5 oltre la categoria 3 (venti medi superiori ai 178km/h).
Cinque uragani hanno toccato terra negli USA, mentre in generale 7 uragani si sono sviluppati dopo il 25 settembre il numero più alto in questo range temporale.
In questa stagione intervallata da una pausa a metà nella ciclogenesi, probabilmente dovuto anche ai venti e alle piogge particolarmente intense sull’Africa occidentale.
I nomi degli uragani della stagione 2024 fonte WMO
I punti salienti di questo 2024
Partiamo dall’uragano Beryl, è stato il più precoce uragano di categoria 5 mai registrato (il primo luglio). Ha causato importanti allagamenti nel suo transito come tempesta tropicale su parte del Texas e la Louisiana.
L’uragano Helene che e’ entrato sulla Florida come categoria 4 durante il 26 settembre tra mareggiate ed allagamenti. La tempesta è poi risalita sugli Appalachi meridionali causando un’alluvione davvero catastrofica. Secondo i dati preliminari questo è stato l’uragano più mortale dai tempi di Katrina (2005) per gli USA. Si parla infatti di almeno 230 vittime e centinaia di miliardi di dollari in danni.
L’uragano Milton è arrivato invece come categoria 3 vicino a Siesta Key, Florida il 9 ottobre con venti sostenuti, mareggiate ed allagamenti in zona. Questo però verrà ricordato per l’incredibile ondata di tornado che ha prodotto ben 46.
Importante però anche la rapida intensificazione del ciclone anche qui da record, pensate che i venti al suo interno sono aumentati di quasi 150km/h in sole 24 ore.
In tutti questi casi è stata determinante la tempestività degli avvisi meteorologici per fenomeni così severi.
L’uragano Beryl dal satellite da infrarosso
Come mai uragani così intensi?
Sono ormai diversi studi che stanno mostrando come a causa dell’aumento delle temperature degli oceani anche gli uragani stanno prendendo sempre più vigore.
Ben 30 su 38 cicloni formati tra il 2019 e il 2023 si sono potenziati a causa del riscaldamento del pianeta. Questi hanno avuto mediamente con venti superiori di 13km/h per questo surplus di energia e calore marino. Sappiamo anche come un atmosfera più calda è in grado di contenere maggior vapor acqueo e quindi portare piogge più torrenziali.
Insomma tutte caratteristiche che evidendano bene un qualcosa che sta cambiando nell’intensità di questi fenomeni.
Percentili della temperatura terrestre e oceanica tra gennaio e ottobre 2024. Immagine: NOAA.