Il fenomeno della neve da nebbia
Il fenomeno della neve da nebbia viene spesso erroneamente definito come neve chimica (partendo già dall’errore di base che qualsiasi elemento della natura è chimico).
C’è bisogno quindi della formazione nebbia e dove se non in Pianura Padana come capita spesso in inverno grazie all’alta pressione, il minor soleggiamento, all’inversione termica, ma anche per la particolare conformazione orografica del territorio di valle chiusa.
I banchi di nebbia sono delle nubi a contatto col suolo che possono dare luogo a questo nevischio con i valori termici sottozero. Parliamo di una neve che però non ha a che fare con il passaggio di una perturbazione.
Immagine del 29 gennaio 2024 – fonte ADAM
Nel dettaglio…
La neve da nebbia è una precipitazione dovuta al brinamento quindi al passaggio diretto dal vapore allo stato solido. In certi casi si possono avere anche dei deboli accumuli al suolo.
Il fatto che i banchi di nebbia siano favoriti nella loro normale formazione in condizioni da ristagno degli inquinanti che si vanno ad aggiungere ai nuclei di condensazione già presenti in aria, non giustifica il termine di neve chimica. Un termine fuorviante, privo di senso in termini di classificazione meteorologica, ma totalmente distorta da un punto di vista concettuale più generale. Si basa sulla assurda credenza per cui “chimica” viene utilizzato necessariamente come sinonimo di “non naturale”, o peggio ancora di nocivo o di malefico. Come se qualsiasi sostanza, a partire da quelle alla base del ciclo della vita, non sia a sua volta costituita da elementi chimici.
(fonte Filippo Thierry)
La nebbia è formata da goccioline allo stato liquido che rimangono sopraffuse anche quando il termometro va sotto lo zero, ma se vanno a congelare istantaneamente a contatto con la superfice, si ha la cosidetta galaverna. Perchè avvenga questo ci vogliono condizioni di calma atmosferica in modo che le goccioline stesse non si tocchino tra loro.
Galaverna e neve da nebbia possono presentarsi assieme durante la stesso momento.
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Foto della neve da nebbia a Verona di Alessandro Carlevalis