Le supercelle del 28 maggio
Dopo l’ultimo passaggio temporalesco che ha interessato le alte pianure, il Nord Italia è stato di nuovo interessato dall’anticiclone africano, che ha portato le temperature a salire nuovamente verso valori decisamente alti per il periodo. Di conseguenza l’energia accumulata sotto forma di CAPE in pianura Padana è davvero elevata, con alcuni modelli che vedono fino a 3000 J/kg tra Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna per il pomeriggio del 28.
A questo si aggiunge l’ingresso della bora da Nord-Est proprio nelle ore pomeridiane, che fornisce l’innesco necessario per far partire la convezione, prima a ridosso di alpi e appennini e poi sulle pianure.
Primi nuclei in Lombardia
Intorno alle 17 infatti i primi temporali iniziano a scendere verso Sud-Sud-Ovest dalle Prealpi lombarde. Un’intenso nucleo, che al radar appare subito come una supercella, si trova a Sud di Bergamo, ma alla vista è coperto da un nuovo e più giovane cumulonembo. Quest’ultimo si trova appena a Sud-Est di Milano e inizia a prendere vigore verso le 17:30.
Inizio quindi a muovermi verso Est, in modo da arrivare a intercettarne la base da Sud o da Sud-Ovest prima del suo impatto con gli Appennini. Non essendoci altre celle più a Ovest, durante il mio spostamento in Lomellina, ho costantemente la visuale libera sull’evoluzione del suo updraft, che diventa sempre più massiccio ed esplosivo man mano che mi avvicino.
L’asse di salita è inclinato, e anche da lontano si notano i segni di un’evidente rotazione. Si tratta molto probabilmente di una seconda supercella, con la prima che alle sue spalle rimane ancora molto attiva (e responsabile di rovinose grandinate, in particolare nella zona di Crema, con chicchi fino a 7 cm di diametro).
L’updraft esplosivo visto da Sannazzaro de’ Burgondi (PV):
Supercella LP nel Pavese
Alle 18:25 circa, all’altezza di Zinasco (PV) inizio a vedere la base del temporale, che si conferma di tipo supercellulare, anche se Lp (a basso contenuto di precipitazioni). sono un po’ troppo a Ovest però, e per avere una visuale migliore mi devo portare più verso Sud-Est; ci riesco imboccando strade secondarie che mi portano a Mezzana Corti (PV). Qui riesco a stare davanti al mesociclone, seppur molto vicino, fino a Casteggio (PV).
La struttura è spettacolare, con la base che forma il caratteristico “ferro di cavallo” dovuto alla rotazione. A causa della bassa umidità nell’aria vicino al suolo, e di conseguenza della struttura Lp della supercella, non è presente una wall cloud.
Appare la base a Zinasco (PV):
Davanti al mesociclone a Mezzana Corti (PV):
A Nord di Casteggio (PV):
Alle 19 il temporale inizia a entrare tra gli Appennini a Sud-Est di Casteggio (PV), dove tuttavia non si dissiperà subito. Darà spettacolo per almeno un’altra mezz’ora anche visto dal lato posteriore, con l’updraft ancora intenso illuminato dal sole calante, e con l’aggiunta di un accenno di arcobaleno e di mammatus al di sotto dell’incudine.
La supercella entra sull’Appennino a Est di Casteggio (PV):
La struttura in allontanamento vista dalla A21 tra Casteggio e Voghera:
È giunto però il momento di spostarsi verso Ovest. In serata infatti, con l’arrivo della bora in Piemonte, sono previsti nuovi temporali sempre in discesa dalle alte pianure verso Sud.
Incudine al tramonto vista da Gropello Cairoli (PV):
Supercella serale e MCS nell’Alessandrino
Alle 21 una linea formata da diversi nuclei si attiva tra il Canavese e il basso Vercellese e inizia a spostarsi con moto verso Sud-Est. Arrivo ad Alessandria e mi muovo verso Nord per intercettare la cella orientale, che sembra la più interessante.
Poco a Nord della città appare la sua base illuminata da diversi fulmini, quasi tutti intranube. Si tratta di una nuova supercella Lp, anche in questo caso con una base piuttosto alta e priva di wall cloud. E anche in questo caso, la caratteristica principale del temporale sarà la presenza di grandine di dimensioni considerevoli – chicchi da 4 cm a Ronsecco (VC) e, più tardi, da 5 cm a Tortona (AL).
Sviluppo della supercella sull’Alessandrino, da San Salvatore Monferrato (AL):
Seguo l’evoluzione del temporale accompagnandolo nel suo movimento sud-orientale fino a Novi Ligure (AL). Qui, intorno alle 22:35, la supercella si unisce ad altri temporali più a Ovest formando un vasto MCS. In questa fase l’attività elettrica aumenta improvvisamente, con una frequenza di fulmini altissima che va avanti almeno fino alle 23. Il sistema temporalesco, prima di esaurirsi, arriverà a interessare anche la Liguria.
Ad Alessandria:
Tra Litta Parodi (AL) e Pozzolo Formigaro (AL):
Formazione dell’MCS a Sud-Est di Novi Ligure (AL):
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