7 agosto 2024: intensa linea temporalesca attraversa il Nord Italia
Ancora incertezza nei modelli
Un’altra giornata, quella del 7 agosto 2024, caratterizzata da un’elevata incertezza modellistica. Alcune emissioni dei principali modelli di previsione infatti vedono una passata temporalesca che coinvolgerebbe soltanto la parte orientale della Pianura Padana. Altri modelli invece prevedono il coinvolgimento anche del Piemonte, con i temporali che dovrebbero partire dalle Alpi occidentali e attraversare gran parte del Nord.
La realtà, già dal primo pomeriggio, sembra propendere per la seconda ipotesi. Infatti diversi nuclei temporaleschi iniziano a formarsi sui rilievi a Ovest di Torino. Addirittura intorno alle 15 un temporale più isolato nasce proprio a ridosso della città.
Mi muovo quindi verso Asti per essere nella posizione giusta per intercettare un’eventuale linea in avanzamento verso Est.
I temporali
Ed effettivamente i temporali partiti dalle Alpi cominciano ad avanzare formando un’estesa linea (dal Cuneese fino addirittura quasi alla Valle d’Aosta), che ingloba anche la cella torinese.
Alle 15:30 circa i temporali si trovano poco a Ovest di Asti. Mi avvicino un po’ e vedo la loro base avanzante molto scura e con un intenso rovescio alle spalle che assume i riflessi verdastri tipici della presenza di grandine.
È ora quindi subito di tornare a muovermi a Est. Sia perché ormai i temporali sono molto vicini, sia perché sulla loro corrente di outflow stanno nascendo nuove celle più a Sud-Est.
Non senza difficoltà, visto che i nuovi rovesci salgono verso Nord-Est e cercano di chiudermi “a sandwich” con la linea originaria, mi riporto davanti a tutto il sistema a Felizzano (AL). Qui i rovesci assumono un colore verde ancora più intenso, mentre la loro velocità di movimento (adesso verso Nord-Est e non più verso Est) aumenta.
Arrivo ad Alessandria, da dove osservo la linea ormai molto intensa leggermente di lato, per poi dirigermi verso Nord in modo da tornare davanti.
Infatti, a Gropello Cairoli (PV) sono nuovamente davanti alla shelf cloud, che sta avanzando velocemente verso la mia posizione.
Aspetto il suo arrivo, accompagnato da forti raffiche di vento, e poi l’idea è quella di riparami e lasciar passare il temporale. Idea che dura poco perché prima che i rovesci raggiungano la mia posizione sono già ripartito verso Milano.
Qui le basi dei temporali sono estremamente basse, il che rende l’atmosfera molto cupa e fa calare l’oscurità quasi come fosse il crepuscolo. Fortunatamente però sotto i rovesci non è più presente grandine, ma solo forte pioggia.
Nella bassa Bergamasca sbuco di nuovo davanti alla linea temporalesca, anche se troppo vicino per vedere la shelf cloud (che i forti venti stanno spingendo parecchio lontana dai temporali). In zona Cologno al Serio (BG) però a un certo punto sembra di essere in Arizona.
Il vento molto forte in uscita dal temporale solleva una quantità enorme di polvere, tanto che sembra di essere di fronte a un “haboob“, le tempeste di sabbia tipiche della stagione estiva nel Sud-Ovest degli USA.
Alla fine i venti dei downburst più intensi hanno superato anche i 100 km/h. Per quanto riguarda la grandine invece, solo nelle prime fasi nell’Astigiano si sono registrati chicchi di medie dimensioni (intorno a 3 cm).
Per concludere, ecco il video della caccia!
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