4-16 agosto 2021: la stagione torna nel torpore temporalesco
4 agosto 2021 – Temporali tra Novarese e Comasco
Nel pomeriggio del 4 agosto un canale di precipitazioni molto persistenti interessa il Nord-Ovest della Lombardia, in un peggioramento che ha più un sapore autunnale che estivo.
Saranno pochi infatti i veri e propri temporali che si formeranno, mentre la zona di Como sarà messa in grande difficoltà per le continue precipitazioni moderate-intense in arrivo da Sud-Ovest.
Debole nucleo temporalesco a Ovest di Novara:
Temporale a Sud di Como:
12 agosto 2021 – Temporale nel Biellese
In serata un temporale si forma a cavallo tra il Canavese e il Biellese, proprio a ridosso dei pendii alpini. Le correnti non particolarmente favorevoli non gli permettono di scendere verso la pianura, ma lo tengono costantemente “appoggiato” alla pedemontana.
Durante il suo moto verso Est, nel Biellese, il nucleo si rinforza, con il radar che mostra un grosso fondoscala, sintomo della presenza di grandine al suo interno. La frequenza dei fulmini aumenta, con anche alcuni nube-suolo che colpiscono i fianchi delle montagne.
La forza del temporale è intuibile anche dal forte vento di outflow che si spinge giù fino alla pianura vercellese.
16 agosto 2021 – Linea di temporali in Lombardia
Tornano finalmente condizioni favorevoli per temporali forti in Pianura Padana. Nel pomeriggio l’ingresso di aria più fredda in quota dovrebbe instabilizzare l’atmosfera a partire dalle zone più nord-occidentali della Lombardia via via verso la pianura.
Mi porto quindi appena a Est di Milano in attesa che parta la convezione. Poco dopo le 18 infatti ecco formarsi i primi nuclei sul Comasco, che prendono subito una direzione verso Sud-Est. Mi sposto un po’ a Nord-Ovest e mi trovo davanti alle basi della linea che si sta formando, nella zona di Brugherio (MB).
Da qui, cercando di rimanere sempre davanti ai temporali, che si muovono molto velocemente, mi sposto prima a sud e poi a Est lungo la A35 fino a Caravaggio (BG).
Qui, per evitare di finire dentro i nuclei, devo lasciare l’autostrada e dirigermi nuovamente a Sud, in direzione Crema.
La base avanzante delle celle è molto turbolenta dati i forti venti di outflow, ma non si formerà mai una vera e propria shelf cloud.
Nel Cremasco:
A Crema, con il sistema che inizia a perdere struttura, torno verso Ovest, e nel Pavese intercetto le propaggini più sud-occidentali della linea con il sole al tramonto dietro i rovesci.
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