18 agosto 2022: derecho sul Centro-Nord Italia
Nonostante le solite discordanze nei principali modelli di previsione, nella mattinata di giovedì 18 agosto 2022 è pressoché certo un passaggio temporalesco estremamente intenso a partire dal Mar Tirreno settentrionale fino al Nord-Est. L’energia a disposizione sul mare per la genesi di un vasto e intenso sistema a mesoscala è pressoché illimitata, con punte di 5000 j/kg di Cape.
A questo si aggiungono tese correnti in quota da Sud-Ovest con rotazione ciclonica e marcata divergenza, e un richiamo da Sud-Est nei bassi strati che garantisce afflusso di carburante ai temporali sotto forma di aria calda e ricca di umidità.
Partono i temporali
All’alba i primi temporali sono già a ridosso delle coste della Liguria, con un’intensa supercella che intorno alle 6 colpisce la zona di Sestri Levante (GE) con forti venti di downburst e grandine di grosse dimensioni. Intanto l’embrione di quello che diventerà a tutti gli effetti un Derecho si sta sviluppando nei pressi delle isole Baleari.
Per “Derecho” si intende, secondo i criteri del NWS americano, un sistema convettivo a mesoscala che mantiene venti sostenuti di almeno 93 km/h per 400 km. In questo caso mantenuti in pieno, con l’ammasso di temporali che ha percorso ben 1500 km dalla sua nascita alla sua dissipazione alle porte della Repubblica Ceca facendo registrare dalle stazioni meteo raffiche ben superiori ai 100 km/h.
Il primo ostacolo che incontra il Derecho sul suo percorso è la Corsica. Qui vengono misurati i venti più intensi, con raffiche oltre i 200 km/h sulla costa occidentale, ingenti danni e purtroppo anche morti e feriti.
Verso le 10 poi è la volta dell’alta Toscana, dove i venti sfiorano i 150 km/h nella zona di Carrara. Gravi danni da downburst anche qui, con 2 morti e oltre 50 feriti nella sola Toscana. Danni da forti raffiche sono segnalati infatti non solo a Carrara, ma in una larga fascia di costa che va dal Levante Ligure fino al Livornese, a testimoniare l’estrema ampiezza del fronte temporalesco.
Ingresso in Pianura Padana
Il Derecho ovviamente non si ferma contro l’appennino, nonostante la sua organizzazione risenta un po’ dei rilievi, ma approda sulla Pianura Padana alle 11:30 circa. È qui che lo intercetto, tra Emilia-Romagna e Lombardia orientale. Il passaggio principale è preceduto da diversi rovesci e nuclei temporaleschi minori, tanto che non si vede in maniera definita l’arrivo del sistema se non quando questo è molto vicino.
Al momento del suo passaggio l’atmosfera prende un colore verde molto intenso, raramente visto in altri temporali (dovuto probabilmente sia all’estensione del fronte e all’altezza dei cumulonembi, che alla posizione del sole alto nel cielo).
L’ammasso temporalesco sugli Appennini visto da Piacenza:
Il Derecho entra sulla Pianura Padana tra Parmense e Reggiano:
La luce si fa sempre più verde e il Derecho mi raggiunge tra Gualtieri (RE) e Suzzara (MN):
Sulla Pianura Padana i venti sono meno estremi rispetto al Tirreno, ma comunque sostenuti, soprattutto nei segmenti che si organizzano come bow echo. Il Derecho attraversa le pianure di Emilia-Romagna, Mantovano, Veneto e Friuli prima di arrivare alle Alpi. anche qui però non si ferma, continuando la sua avanzata sul territorio di Slovenia e Austria.
Solo in serata, sul confine tra Austria e Repubblica Ceca, i temporali inizieranno a dissiparsi. Per intensità ed estensione si tratta sicuramente di un evento di portata storica, non solo per quanto riguarda l’Italia ma per l’intera Europa. Sono molto rari infatti gli eventi che possono essere catalogati come “Derecho” a tutti gli effetti nel nostro continente.
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