12 luglio 2024: forti supercelle al Nord-Ovest
Per la giornata del 12 luglio 2024 esiste la possibilità di più passaggi temporaleschi al Nord-Ovest. Già prima dell’alba un intenso temporale ha interessato la pedemontana piemontese tra il Canavese e il Biellese.
Il passaggio più intenso però dovrebbe essere quello del pomeriggio, quando l’aria fredda in quota entrerà più decisamente sulle regioni settentrionali.
Alle 9 di mattina comunque nuovi nuclei si formano nel Torinese e avanzano rapidamente verso Est. Tra Vercellese e Pavese prende forma una discreta linea temporalesca con una shelf cloud davanti al fronte avanzante.
Il temporale arriva fino a Milano, per poi indebolirsi sull’alta Lombardia. Dopo il suo passaggio l’aria nei bassi strati diventa molto secca (si vedono molto bene le Alpi). Servirà quindi parecchio tempo perché l’atmosfera si ricarichi e sia nuovamente in grado di supportare convezione profonda.
Infatti, a partire dal primo pomeriggio, svariati temporali provano a formarsi tra Torinese e Vercellese. Tutti però fanno decisamente fatica a organizzarsi, con le basi che risultano molto alte.
Supercella di lunga durata tra Torinese e Milanese
Alle 17 però spunta un nucleo molto intenso in alta Valsusa. Potrebbe essere il segnale che l’aria fredda sta finalmente entrando (se riuscirà a sopravvivere all’ingresso in pianura). Dal Vercellese, dove sono rimasto in attesa, mi porto quindi verso Torino.
Il temporale in effetti rimane attivo avanzando verso Est. Anzi, continua a intensificarsi. A Leinì (TO) sono davanti alla struttura, che presenta già tutte le caratteristiche di una supercella. L’updraft avvitato rende molto bene l’idea della rotazione e la base si fa via via sempre più bassa e turbolenta.
Per districarmi nelle strade tra Leinì e Volpiano (TO) e riprendere l’autostrada rimango dietro il temporale, che avanza molto velocemente. Riesco a riportarmi davanti a Ovest di Borgo d’Ale.
Nel Vercellese il mesociclone si fa sempre più esteso, anche se la base sembra meno organizzata, forse per effetto dell’aria ancora un po’ troppo secca nei bassi strati.
La supercella si riorganizza più o meno all’altezza di Vercelli, da dove inizia anche a produrre grandine di medie dimensioni. Tra Vercellese e Novarese la base si abbassa nuovamente, con la formazione anche di una clear slot.
A un certo punto, quando mi trovo tra Langosco (PV) e Rosasco (PV) i fulmini nube-suolo attorno al mesociclone aumentano improvvisamente e la wall cloud è estremamente bassa. La situazione sembra favorevole alla formazione di un tornado, ma alla fine nessun vortice riesce a toccare il suolo.
La supercella continua ad avanzare verso Milano, diventando praticamente impossibile da seguire a causa anche della sua velocità di spostamento. Tra Novarese e Milanese la grandine raggiunge dimensioni davvero importanti, con alcuni chicchi anche di 8 cm di diametro.
Seconda supercella sul basso Piemonte
Un altra supercella intanto è presente molto più a Sud, tra Astigiano e Alessandrino. Anche questa al radar sembra decisamente intensa. Decido quindi di dirigermi verso Sud e intercettarla al suo arrivo su Alessandria.
Mi porto a Castellazzo Bormida (AL), da cui osservo il temporale in arrivo da Ovest. Questo al momento si trova in una fase di riorganizzazione, con una nuova wall cloud che si sta formando sotto la base.
La caratteristica principale di questa supercella però è l’attività elettrica. Attorno alla base cadono fulmini nube-suolo a ripetizione. A un certo punto addirittura un fulmine positivo si scarica lontano dal temporale, alle mie spalle!
Nella zona di Tortona (AL) il temporale inizia a dissiparsi. Sulla città di Alessandria un intenso downburst ha causato parecchi danni da raffiche di vento.
Per finire, il video della caccia.
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